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Se avessi fame, te la sentiresti di mangiarlo fritto. |
CARNE DI GRILLO E COLTIVAZIONE DEI FUNGHI
La carne dei grilli diverrà come la coltivazione dei funghi?
Questa mattina ho ascoltato con mia sorpresa, un fenomeno del tutto naturale, una voce inconfondibile.
Alle ore quattro dopo aver fatto i miei consueti dieci minuti di ginnastica per le gambe e la schiena, apro la finestra sonorizzata coi doppi vetri e ascolto la novità, la sinfonia di un gran numero di cri-cri. L’esplosione del caldo ha svernato i grilli nel prato che si sono accordati per l’annuncio della primavera, cantando a più non posso.
I grilli non sanno nulla dei problemi della terra, dei problemi di governo, e neppure dei problemi di guerre tra contendenti che vogliono il loro prato. Questi grilli nel prato sono liberi e cantano. Anche i grilli e cavallette sono stati puntati, dall’economista interessano per le loro proteine, in fondo sono erbivori anche loro, si nutrono solo di erba, che sulla terra è ancora abbondante, così l'uomo ha pensato di sfruttarli in allevamenti di miliardi di esemplari. Seccandoli e macinandoli si ottengono bistecche nutrienti di hamburger proteici.
Non c’è nulla di male, è un lecito decretato dalle origini:
"Tutti gli animali che si muovono e hanno vita vi serviranno da cibo. Ve li do come vi ho dato la verde vegetazione. Ma la carne che ha ancora in sé la vita, il suo sangue, non dovete mangiarla." Genesi 9:3
Non c’è neppure il problema di dissanguarli, tanto non si potrebbe fare, questo è il via libera al loro utilizzo.
Ormai è il presente, l'hamburger di grilli, d'altronde i gamberetti da anni sono fritti e gustati, di mare o di terra sempre molte zampe hanno (sei il grillo e sette paia il gamberetto), e le immancabili antenne, quindi mangiare l'uno o mangiare l'altro cambia poco. È solo il nostro approccio al tipo di animale che può essere diverso.

Sarà come per i champignon, che si potranno non solo mangiare, ma gustare.
Perché il titolo del racconto è ' champignon mentre l’immagine di richiamo è un grillo?' Perché entrambi sono di allevamento o coltivati, i funghi sono buoni sani, di coltivazione, si prepara un letto appropriato di humus mantenuto umido poi si seminano le spore, tenuti nella penombra, 25 giorni dopo, eccoli bianchi o grigi, freschi e belli, e buoni. Nessuno ha da ridire, tanto che oggi alcune imprese vendono il kit completo per una coltivazione 'fai da te direttamente a casa tua’.
Per allevare grilli è sufficiente cintare con una rete fine il prato, ogni femmina depone mille uova che si schiudono a un ritmo serrato dipendente dal calore. In poco tempo ne hai delle ceste.
Ma l’uomo è andato oltre, si al micelio del fungo, si alla libertà dei grilli nel prato, ma sono già superati con una succulenta bistecca di fassona, coltivata come si fa coi funghi.
È sufficiente sostituire il letto di humus che si fa coi funghi, con una vasca di brodo simile ai nutrienti digeriti dallo stomaco di un vitello, e metterci dentro alcune cellule di fassona piemontese, otterremo la duplicazione di una bistecca, sana, nutriente, ecologica, innovativa, nulla viene sprecato, senza esercitare violenza sugli animali, né l’ammazzamento del bue grasso.
Al posto di inquartare il toro, si inquarta il prezzo, con un prodotto controllato a pari gusto e con un maggior grado di sanità, disponibili per tutti, compresi i vegani e i vegetariani.
Nessun allevamento intensivo ne crudeltà verso gli animali, ma lasciando che gli animali, in territorio appropriati siano liberi di scorrazzare sui prati.
"le Scritture dicono: “Non devi mettere la museruola al toro mentre trebbia”, e: “L’operaio merita la sua paga”. I Timoteo 5:18
Come l'operaio giustamente deve essere pagato bene per il suo duro lavoro, così l'animale va trattato con cura.
Si otterranno risultati multipli col beneplacito di tutte le categorie di contestatori. Si prendono molti piccioni con una sola fava.
Idem se vogliamo una bistecca di tonno o di pollo.
Un altro vantaggio non indifferente, sono le interiora e le parti dell'animale che nessuno compra, gli operatori del settore, non buttano niente, ma li tritano e fanno insaccati col dubbio della mancanza di igiene, gli scarti degli animali, deteriorano presto e sovente rimangono in deposito troppo tempo prima di essere smaltiti, mentre la bistecca coltivata è sana senza scarti.
Con la bistecca di fassona, di tonno o di pollo, coltivata nel brodo giusto, non c'è nulla dell'involucro dell’animale; pertanto, non c'è nulla da tritare o peggio buttare.
Ho descritto in modo naturale il consumo della carne di coltivazione come se fosse un champignon, se oggi l’avessi a pranzo immancabilmente la mangerei volentieri, senza fare lo schizzinoso.
Sono i tempi che si evolvono verso il meglio. Occorre cercare sempre il meglio, mentre tutto ciò che non va o non quadra, va lasciato dietro, si va avanti seguiamo la crescita in ogni cosa.
Pensate a quanto è buona questa catena di crescita che ora vi descrivo. Cresce il grano, poi si fa la farina, poi si prepara la pasta col lievito, poi la cottura in forno, e in fine viene sfornata una bella pizza infuocata fumante profumatissima e dal gusto che soddisfa tutte le papille gustative. Non è meravigliosa questa catena di crescita? Certamente. Ed è tutto vegetale.
Oggi la carne di allevamento è un lusso ancora per poco, sta subentrando la carne coltivata (non sintetica di plastica), ma una carne vera, che annullerà il massacro di miliardi di animali, annullerà il pericolo di epidemie, annullerà lo spreco di risorse, annullerà la fame, tutte cose che non vanno e che dovranno finire presto, perché l'uomo è intelligente e cerca sempre il meglio per se e per gli altri, ora è a un passo dal modificare la sua veduta sul cibo, ma la cosa positiva è che si impegna con buona volontà a volerlo fare, e darà il suo meglio, e poi se vogliamo dirla tutta, presto è anche costretto a farlo per necessità.
Il gusto è un piacere, che non mancheranno di provare coloro che non disdegnano i nuovi gusti.
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